Salute Mentale | Capo Plaza: «I rapper hanno bisogno di persone che li aiutino»

In un’intervista rilasciata a Repubblica, Capo Plaza ha raccontato la storia dietro alla sua ultima canzone, “Acqua passata”, pubblicata venerdì scorso. In particolare, ha spiegato il significato dei versi come “sti soldi ci hanno cambiato, per questo ora siamo vuoti”, “conto i milioni, comprano tutti ma non le emozioni”, “vivo all’inferno, vorrei cambiare e non posso”.

Capo Plaza ha voluto sottolineare che spesso si pensa che diventando famosi si diventi quasi intoccabili, ma con questo brano vuole dimostrare che anche gli artisti sono esseri umani. Lui è Luca, ma è anche Capo Plaza, e non è un personaggio costruito. Continua a combattere con i suoi problemi personali, nonostante la sua fama.

Nonostante non si rivolga a uno psicologo, Capo Plaza sostiene che nella sua categoria sia ancora necessario smettere di considerare un tabù chiedere aiuto. “Tra noi rapper c’è sempre qualcuno che si atteggia da superiore. Questa mentalità deve essere superata, anche i rapper hanno bisogno di supporto da parte di altre persone”. Inoltre, afferma: “Se veramente senti che fermarti ti fa stare meglio, allora è la scelta giusta da fare. D’altronde, se non stai bene non riesci a fare musica. Siamo giovani e spesso proveniamo da quartieri difficili, ci troviamo catapultati in un ambiente estremamente complicato e pesante. La mia passione è diventata il mio lavoro, ma a volte sembra davvero un inferno. Vorresti cambiare, ma non puoi. Ritorniamo al discorso che i soldi non comprano tutto, ma io resto qui e cerco di uscirne con le mie forze”.