Avevano escogitato il sistema per truffa l’assicurazione organizzando finti incidenti stradali a discapito di ignari automobilisti. Il commissariato di Genova Sestri Ponente, dopo tre anni di indagine, ha eseguito sette misure cautelari: ai domiciliari sono finiti due fratelli di 40 e 35 anni titolari di una carrozzeria di Borzoli mentre per cinque persone è stato disposto l’obbligo di presentazione in commissariato. Ad indagare sulla vicenda gli uomini del Reparto Prevenzione Crimine Liguria e i colleghi della Polizia Scientifica. Hanno alzato il velo su un vero e proprio sistema che ha fruttato almeno 100 mila euro. Nel corso dell’indagine sono stati documentati almeno 17 episodi ma si stima che possano essere molti di più, per un valore di 500 mila euro.
Oltre alle persone sottoposte a misure ci sono anche due avvocati indagati che avrebbero provveduto al disbrigo pratiche e che si interfacciavano con le compagnie assicurative. Tutto è è partito nel 2021 dopo la querela di un automobilista che spiegava di avere ricevuto una raccomandata dalla propria compagnia assicurativa che lo informava che la sua vettura era stata coinvolta in un incidente stradale, in realtà mai avvenuto.
Gli agenti hanno così scoperto che i titolari della carrozzeria, ora sequestrata, organizzavano falsi incidenti, individuando falsi testimoni e soggetti apparentemente coinvolti nel sinistro. Nel finto incidente venivano coinvolti ignari automobilisti a cui venivano fotografate le targhe. I due fratelli compravano a poco auto mal messe entrate nel registro delle auto storiche e facevano finta che fossero state danneggiate. Con i soldi delle assicurazioni le mettevano a nuovo e poi le rivendevano a prezzo quintuplicato.
