Cronaca
Caltanissetta | Crack e cocaina venduti anche ai ragazzini, 8 arresti
La squadra mobile della Questura di Caltanissetta ha eseguito questa mattina otto misure cautelari personali emesse dal Gip su richiesta della procura distrettuale antimafia locale. Ai sette uomini e una donna indagati è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere, in quanto gravemente indiziati di far parte di un’associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, iniziate nel 2022, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli arrestati, i quali, associati tra loro, si occupavano di fornire sostanze stupefacenti, principalmente cocaina e marijuana, a numerosi acquirenti, molti dei quali ancora minorenni. La droga veniva consegnata presso il domicilio degli acquirenti o ceduta all’interno delle abitazioni degli indagati. In particolare, la cocaina veniva ceduta già pronta per essere consumata come crack o per essere sniffata. Spesso, infatti, gli acquirenti richiedevano la consegna della droga specificando se la volevano “cruda o cotta”, per indicare il tipo di sostanza da confezionare. L’uso della cocaina è già particolarmente pericoloso, ma quando viene assunta sotto forma di crack può essere letale o causare danni permanenti. In numerose occasioni, la squadra mobile ha effettuato arresti e sequestri al fine di reprimere le numerose cessioni registrate dalle telecamere della polizia di Stato posizionate nei luoghi diventati vere e proprie “piazze di spaccio”. Sono state segnalate diverse persone in fase di recupero presso il Servizio Dipendenze e sono stati individuati presunti canali di approvvigionamento di cocaina nella città di Palermo grazie alle attività investigative. Al termine dell’indagine, la Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini, ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’applicazione della misura cautelare nei confronti degli indagati. Grazie alla collaborazione della Squadra Mobile di Palermo e Savona, è stato possibile individuare due degli indagati nei rispettivi territori.
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