Torino | Pattuglia della polizia assaltata da un gruppo di anarchici. Volevano liberare Marocchino

Un gruppo di anarchici ha assaltato una pattuglia della Polizia di Stato a Torino mentre trasportava un uomo di origini marocchine a un centro di rimpatrio in Lombardia per essere espulso dall’Italia. L’attacco è avvenuto davanti agli uffici della Questura della città, dove i manifestanti hanno circondato l’auto della polizia, tentando di aprirne le portiere e colpendola con calci e pugni. Quattro aggressori sono stati fermati dagli agenti, ma durante gli scontri un poliziotto è rimasto lievemente ferito.

Gli antagonisti cercavano di liberare lo straniero, fermato precedentemente per aver imbrattato con scritte ingiuriose le pareti di un sottopasso a Torino. In un altro episodio avvenuto nella stessa giornata, un gruppo di antagonisti aveva fatto irruzione nei locali del centro medico dell’Asl, prima di concentrare la protesta davanti alla Questura. Dopo l’intervento della polizia, la protesta si è spostata verso la stazione ferroviaria di Porta Susa, dove alcune auto sono state danneggiate dai manifestanti.

L’assessore regionale alla Sicurezza ha espresso solidarietà all’agente ferito e ai cittadini torinesi, condannando l’azione degli anarchici. Secondo lui, dialogare con i centri sociali antagonisti è una perdita di tempo. L’assessore Marrone e la vicecapogruppo Montaruli hanno criticato il clima di impunità a Torino, attribuendo l’assalto alla Questura alla regolarizzazione dei centri sociali antagonisti promossa dal sindaco. Anche i sindacati di polizia hanno condannato l’azione degli anarchici, definendola eversiva e frutto delle critiche politiche rivolte alla Polizia di Stato in precedenza.