Otto dei 18 manager della sanità, nominati di recente dal governo Schifani, sono attualmente coinvolti in procedimenti penali. Questo è quanto è emerso durante la seduta della commissione Affari Istituzionali dell’Ars, che si è riunita stamattina per esaminare i curricula dei candidati, una fase preliminare per l’emissione del parere.
La seduta si è conclusa con la richiesta di ulteriori approfondimenti avanzata dal Pd e da alcuni commissari di maggioranza, indirizzata all’assessore alla Salute, Giovanna Volo. In particolare, la commissione ha chiesto al governo di fornire i casellari giudiziari dei manager nominati, le valutazioni dell’Agenas e dell’assessorato alla Salute riguardo al raggiungimento degli obiettivi annuali, eventuali procedimenti di commissariamento nei confronti di coloro che hanno già ricoperto ruoli manageriali in passato, i verbali della commissione esaminatrice e una relazione sui criteri di selezione che hanno portato alla suddivisione degli aspiranti manager tra idonei e meno idonei.
Tra i 18 manager nominati, ben otto sono coinvolti in procedimenti giudiziari in corso, i quali riguardano una serie di reati, tra cui abuso d’ufficio, omicidio colposo, concorso formale-reato continuato, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, lesioni personali colpose, delitti contro il patrimonio mediante frode e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Secondo il regolamento, la commissione ha trenta giorni di tempo per esprimere il proprio parere sulle nomine, ma il timer scatterà soltanto dopo aver ricevuto dal governo tutte le risposte agli approfondimenti richiesti.