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Milano | Auto distrutta dalla grandine: installazione alla Fashion Week.

adn24 milano | auto distrutta dalla grandine installazione alla fashion week

Cesvi e Factanza Media con Mirror hanno scelto di portare una provocazione alla Milano Fashion Week con l’installazione di un’auto rossa distrutta da giganteschi chicchi di grandine. Questo gesto è una risposta diretta a coloro che negano l’esistenza del cambiamento climatico, come indicato dalla frase “Il cambiamento climatico non esiste” che campeggia sull’installazione svelata oggi in via Paolo Sarpi.

A poca distanza dall’installazione, un totem multimediale offre uno sguardo sull’impatto dei cambiamenti climatici in tutto il mondo, con un focus particolare sul Pakistan, considerato un simbolo dell’ingiustizia climatica. Questo Paese è tra i più colpiti al mondo dagli eventi naturali estremi, nonostante sia uno dei minori produttori di gas serra.

Le alluvioni del 2022 hanno devastato un terzo del Paese, coinvolgendo oltre 33 milioni di persone e costringendo più di 8,2 milioni ad abbandonare le proprie case. Nel 2023, l’emergenza si è estesa anche nel Punjab, con più di 750.000 persone colpite da piogge estreme, oltre 630.000 sfollati e quasi mezzo milione di acri di coltivazioni danneggiate.

Il messaggio trasmesso è chiaro: mentre i drammi climatici in Europa e in Italia sono evidenti, è fondamentale guardare oltre, soprattutto ai Paesi già fortemente colpiti dalla crisi climatica. Questi Paesi si trovano spesso in situazioni di povertà, fame, malattie e conflitti, imprigionati in un circolo vizioso senza via d’uscita. Il cambiamento climatico accentua le disuguaglianze e le ingiustizie a livello globale e locale, colpendo in particolare le comunità più povere e marginalizzate.

Gloria Zavatta, presidente di Cesvi, ha sottolineato che scegliere di sollevare l’allarme sull’emergenza climatica durante la Fashion Week di Milano è un modo per portare l’attenzione su un tema di cruciale importanza in un momento di grande visibilità per la città, nota per la sua industria della moda ma sempre più sensibile alle questioni legate alla sostenibilità.

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