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Cronaca

Strage Altavilla | Barreca al 112: “Mi devo consegnare, mia moglie è posseduta ed è morta”

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Nell’ordinanza di convalida del fermo emessa dal giudice per le indagini preliminari di Palermo, Valeria Gioeli, si descrive il muratore come “in pieno delirio mistico”. Assieme a Massimo Carandente e Sabrina Fina, anch’essi detenuti, ha perpetrato giorni di torture seguite dall’uccisione della moglie Antonella e dei figli Emanuel, di 5 anni, e Kevin, di 16 anni. Il più giovane è stato trovato ai piedi del letto, nella sua cameretta, avvolto in un telo, mentre l’altro era nel soggiorno, legato mani e piedi dietro la schiena con una catena.

Le prime parole pronunciate da Giovanni Barreca al 112, dopo la strage della sua famiglia ad Altavilla Milicia (Palermo), sono state: “Mi devo consegnare, quando uno vuole fare la volontà di dio gli spiriti si ribellano”. Ha poi aggiunto: “Mia moglie era posseduta, in pratica è morta. Forse l’unica speranza che ho è mia figlia, perché sono dovuto scappare. I demoni stavano mangiando pure me”.

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