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Calabria

Castrovillari (CS) | Sequestrati beni e tre persone denunciate per emissione di fatture per operazioni inesistenti.

adn24 castrovillari cs | sequestrati beni e tre persone denunciate per emissione di fatture per operazioni inesistenti

Beni mobili e immobili per un valore complessivo di 900 mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza a tre persone fisiche e a una società di capitali. I tre soggetti, legati da vincoli di parentela, sono stati denunciati per frode fiscale e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le indagini, condotte dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Sibari su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno permesso di scoprire le attività illecite messe in atto dai tre attraverso un sistema di frode fiscale basato sull’emissione e sull’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, a vantaggio di una società operante nel settore alberghiero.

In particolare, dalle indagini è emerso che diverse imprese, create ad hoc dagli indagati, emettevano fatture per lavori edili e di pulizia mai effettuati o effettuati solo parzialmente, a vantaggio della società capogruppo nel settore alberghiero. Quest’ultima beneficiava così di ingenti crediti IVA utilizzati per compensare debiti tributari e previdenziali, causando un danno all’Erario. Inoltre, i documenti contabili falsi venivano utilizzati per ottenere contributi pubblici a fondo perduto per un totale di 133 mila euro, nell’ambito del “Programma operativo regionale (Por Calabria) Fesr 2014-2020”.

Gli accertamenti bancari sui conti correnti della società principale hanno rivelato un sistema illecito di pagamenti simulati tramite bonifici bancari verso le società controllate, che documentavano falsamente la fornitura di beni e servizi. Le somme accreditate venivano poi prelevate in contanti e “restituite” alla società alberghiera, che utilizzava le fatture false per dimostrare falsamente all’ente erogatore il sostenimento di spese oggetto di finanziamenti pubblici, che non erano mai state effettuate.

I responsabili del presunto danno erariale saranno segnalati alla Procura Regionale Calabria della Corte dei Conti e all’Ente erogatore dei contributi pubblici per la restituzione delle somme illegalmente percepite.

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