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Milano | Nutrizionista sostiene che i social abbiano una responsabilità dietro l’anoressia grave.

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Il fenomeno della ‘thininspiration’, o l’auto-incoraggiamento alla magrezza estrema, sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti, soprattutto sui social media. Migliaia di ragazze mostrano la propria condizione di magrezza estrema, incoraggiate da like e commenti che stimolano ulteriormente la privazione del cibo.

L’allarme è stato lanciato dalla nutrizionista Samantha Biale, che ha condotto uno studio basato sull’analisi di centinaia di profili social, principalmente su Instagram, di ragazze e giovani donne che mostrano orgogliose i loro corpi risultati di estreme privazioni alimentari.

Secondo i dati, i disturbi alimentari sono una delle principali cause di morte per malattia mentale negli Stati Uniti, mentre in Italia si registrano tra i 3.000 e i 4.000 decessi all’anno. Circa tre milioni di persone sono coinvolte in disturbi alimentari in generale, secondo il survey nazionale del Ministero della Salute.

Il report ha evidenziato una diretta correlazione tra l’esposizione ai contenuti ‘pro-eating disorder’ sui social media e l’insorgenza di problematiche alimentari, come insoddisfazione corporea, diete estreme e affettività negativa.

La mancanza di un controllo rigoroso sull’accesso e la divulgazione di contenuti pro anoressia, unita alla mancanza di leggi severe, sta contribuendo all’amplificazione del problema. L’avvento dei social media ha reso più facile per le persone vulnerabili trovare complicità online da parte di individui con disturbi alimentari, aumentando così l’incidenza dell’anoressia.

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