Avetrana | Michele Misseri torna libero: “Non dovevo uscire, sono colpevole”

Michele Misseri è stato rilasciato dal carcere di Lecce dopo aver scontato una condanna per soppressione di cadavere nel caso della sua nipote quindicenne, Sarah Scazzi, gettata in un pozzo ad Avetrana (Taranto) nel 2010. Misseri, condannato a otto anni di carcere, era stato incarcerato nel 2017 ed è uscito con circa un anno di anticipo grazie alla riduzione della pena per buona condotta e alla norma “svuotacarceri”.

In un’intervista a La Stampa, Misseri ha dichiarato di sentirsi colpevole e ha espresso rammarico per la sua scarcerazione, sottolineando che non era giusto. Ha ribadito di pensare costantemente a ciò che ha fatto a sua nipote e ha espresso compassione per la moglie e la figlia, sostenendo che non hanno avuto alcun coinvolgimento nella morte di Sarah e che la amavano. Ha inoltre affermato di sentirsi ingannato e manipolato durante il processo, ma si è assunto la piena responsabilità per la sua azione e ha dichiarato che continuerà a portare avanti la sua battaglia legale.

Il ritorno di Misseri ad Avetrana ha suscitato preoccupazione nel comune, che teme una forte attenzione mediatica e un possibile “circo mediatico”. Di conseguenza, è stato disposto un divieto di sosta e transito veicolare nelle vie circostanti alla sua abitazione al fine di evitare disagi dovuti all’aumento del traffico dovuto alla ripercussione mediatica sulla sua scarcerazione.