Questa mattina, la Camera Penale di Marsala ha organizzato un flash mob in concomitanza con la “tre giorni” di astensione dalle udienze (7, 8 e 9 febbraio), indetta dalla giunta dell’Unione Camere Penali Italiane per protestare contro le decisioni prese dal governo Meloni con l’approvazione del “pacchetto sicurezza”.
Davanti all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Marsala, i penalisti hanno esposto una serie di cartelli per spiegare le ragioni della loro protesta. Quest’ultima mira a portare all’attenzione del governo e della politica la critica situazione delle carceri italiane, evidenziata dalla mancanza di assistenza e dignità per i detenuti, come dimostrano i numerosi suicidi e la carenza di supporto alla salute fisica e mentale.
I penalisti ribadiscono l’importanza di un sistema penitenziario orientato alla riabilitazione anziché alla mera punizione. Tra le richieste avanzate, vi è la riduzione del sovraffollamento carcerario mediante amnistia e indulto, così come la difesa del diritto di appello. Secondo gli avvocati, le recenti modifiche normative hanno drasticamente limitato il diritto di appello, danneggiando soprattutto gli indifesi e gli irrintracciabili.
Questa protesta si propone anche di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di urgenti riforme nel sistema penitenziario italiano, respingendo l’idea che la detenzione possa essere la risposta a tutti i conflitti sociali.