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Catanzaro | Imprenditore vittima di estorsione al porto: ho paura!

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“Da quando ho preso coscienza di essere stato vittima di tentativi estorsivi, mi trovo profondamente turbato e spaventato. Questo non solo per il mio benessere personale, ma soprattutto per la sicurezza dei miei cari e la possibilità di subire atti intimidatori o ritorsivi nei confronti delle proprietà della mia azienda, tra cui depositi di carburanti e altre strutture, presenti sui porti di Crotone e Catanzaro.”

Con queste preoccupate parole si conclude l’ultima testimonianza dell’imprenditore che, con grande coraggio, ha denunciato coloro che cercavano di infiltrarsi nella gestione degli ormeggi del porto di Catanzaro Lido. La sua narrazione ha trovato conferma nell’attività investigativa, culminata ieri con l’arresto di tre individui. Durante gli interrogatori, l’imprenditore ha fornito dettagli sui colloqui avvenuti nell’estate scorsa, rivelando: “Mi hanno contattato alcuni amici di Catanzaro, i quali gli avevano chiesto di mettersi in contatto con me per formulare una richiesta.”

I Fatti

La squadra mobile di Crotone ha proceduto all’arresto di tre individui accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, in seguito alla denuncia presentata da un coraggioso imprenditore. Tra i detenuti figurano due ultrasettantenni, Luigi Foschini e Antonio Carvelli, attualmente ai domiciliari a causa dell’età, e Luigi Mendicino, 48 anni, ora recluso in carcere.

Gli episodi di tentata estorsione sarebbero avvenuti nel Porto di Catanzaro, dove l’imprenditore, anch’esso originario di Crotone, aveva ottenuto l’appalto comunale per l’installazione e la gestione di pontili galleggianti. Durante l’estate, il primo approccio degli estorsori coinvolgeva una richiesta esplicita di assunzione di una persona. Dopo il netto rifiuto dell’imprenditore, i malintenzionati, oggi arrestati, sarebbero tornati in tre. Uno di loro era già stato condannato definitivamente per associazione mafiosa.

Durante il secondo incontro, i presunti estorsori avrebbero avanzato richieste di denaro, anche in favore dei membri di una nota cosca di ‘ndrangheta, a cui affermavano di essere affiliati. Nel frattempo, l’imprenditore, consapevole della gravità della situazione, aveva già segnalato l’accaduto alla polizia. Grazie a un’attenta attività investigativa e all’utilizzo di registrazioni ambientali, gli estortori sono stati individuati e arrestati.

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