Parma | Primo caso di peste suina in un cinghiale morto

Il primo caso di peste suina africana è stato confermato nella provincia di Parma, precisamente in un cinghiale rinvenuto senza vita da un cacciatore nel comune di Tornolo, situato nell’Appennino e vicino al confine con la Liguria. La scoperta è avvenuta nel corso di una battuta per la ricerca attiva delle carcasse, con il ritrovamento segnalato all’Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) di Parma. Il giorno successivo, la sezione di Parma dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna ha eseguito l’esame anatomo-patologico della carcassa, confermando la presenza delle lesioni caratteristiche della malattia.

Nella stessa giornata, la sezione di Modena ha condotto il test che ha ufficialmente confermato la presenza della Peste Suina Africana (Psa). Questo rappresenta il primo caso confermato nella provincia di Parma, dopo quelli registrati in provincia di Piacenza a partire da novembre, e segue i casi riscontrati già da gennaio 2022 nelle regioni limitrofe e in altre parti del Paese.

Tuttavia, va sottolineato che, in base a una delimitazione territoriale stabilita da un regolamento della Commissione Europea, nel comune di Tornolo e in altri comuni della provincia di Parma al confine con la Liguria, erano già in vigore misure straordinarie di sorveglianza, prevenzione e controllo della malattia. Queste includevano restrizioni sull’attività venatoria, regolamentazione delle attività all’aperto e limitazioni degli spostamenti di suini allevati, anche in considerazione del livello di biosicurezza degli allevamenti stessi.