Bari | ‘False comunicazioni sociali’, figlio Cavallari si auto accusa

Il processo in cui sono imputati Alceste e Marco Cavallari, figli dell’ex ‘Re’ delle Case di cura riunite baresi, Francesco, insieme al commercialista Paolo Pate, prosegue con le accuse di false comunicazioni sociali e sostituzione di persona nei confronti di Alceste Cavallari. Durante l’udienza preliminare, Alceste Cavallari ha rilasciato dichiarazioni spontanee, ammettendo la responsabilità delle firme false che avevano portato all’esclusione della sua ex moglie Simona Zizzo Di Paolo dalle società Simafin e Cafin. Le indagini erano partite da una denuncia della donna, assistita dall’avvocato Attilio Triggiani, che si è costituita parte civile. La gup Paola Angela De Santis ha ordinato una nuova perizia per individuare il responsabile delle firme, precedentemente attribuite a Marco Cavallari.

Alceste Cavallari è attualmente detenuto a Taranto per il suo coinvolgimento in un’inchiesta su un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Le accuse riguardano la formazione di “due distinte ‘scritture private di compravendita tra le parti di quota di srl'” per ottenere un ingiusto profitto. L’udienza è stata aggiornata al 16 aprile.