Sicilia | Imprenditore accusa autista Messina Denaro: mi chiese pizzo

La situazione giuridica di Giovanni Luppino, arrestato insieme a Messina Denaro il 16 gennaio scorso, si complica ulteriormente. L’imputato è accusato, tra l’altro, di aver fatto da autista al capomafia. Durante il processo per associazione mafiosa, un imprenditore trapanese ha testimoniato che, a novembre del 2022, Luppino gli chiese il pizzo per conto del padrino di Castelvetrano, Messina Denaro. L’imprenditore ha raccontato di essere stato contattato da Luppino per un incontro, durante il quale gli fu chiesto un contributo economico per Messina Denaro.

Questo depone contro la tesi difensiva di Luppino, che inizialmente aveva affermato di non conoscere la vera identità del suo passeggero e successivamente di averlo scoperto solo in un secondo momento. L’imprenditore ha rifiutato la richiesta di pizzo e ha minacciato di rivolgersi ai carabinieri se avesse subito ritorsioni. La testimonianza dell’uomo è emersa grazie alle intercettazioni telefoniche, durante le quali si sarebbe lamentato della richiesta estorsiva.