Elezioni regionali | Nodo alleanze nel centrosinistra

Il centrosinistra è attualmente alle prese con la formazione delle coalizioni e la scelta dei candidati in vista delle prossime elezioni regionali. Mentre il centrodestra affronta discussioni simili, il centrosinistra cerca di allargare al massimo le alleanze per presentare una proposta competitiva alle elezioni amministrative e regionali del 2024.

In Abruzzo, dove si vota il 10 marzo, il centrosinistra ha già indicato un candidato unitario: l’ex rettore dell’università di Teramo, Luciano D’Amico. La coalizione include il Partito Democratico (Pd), il Movimento 5 Stelle (M5s), Italia Viva (Iv), Azione e liste civiche.

Anche in Basilicata (al voto in primavera, data ancora da fissare), il Pd ha inizialmente indicato Angelo Chiorazzo come candidato, ma sono state aperte le porte a primarie per una “leadership condivisa nel centrosinistra” dopo un incontro tra Pd e M5s.

In Piemonte, il centrosinistra è ancora in fase di discussioni e incontri tra Pd e M5s. Nonostante la data del voto non sia stata ancora indicata, si è in attesa di sviluppi futuri.

Il caso della Sardegna (si vota il 25 febbraio) è stato oggetto di attenzione mediatica. Pd e M5s hanno concordato il nome di Alessandra Todde, ma Renato Soru ha annunciato la sua candidatura, creando una divisione tra i dem. Alcuni dem locali hanno seguito Soru, mentre i Progressisti di Massimo Zedda hanno deciso di appoggiare Todde.

In Umbria, le trattative tra i partiti di centrosinistra sono in corso, mentre in Emilia Romagna si discute anche della possibilità che il presidente Stefano Bonaccini si candidi alle europee, influenzando le tempistiche delle elezioni regionali.

Nelle principali città al voto, il “campo largo” sta cercando un candidato comune a Bari, mentre a Bergamo il Pd ha proposto Elena Carnevali, e a Firenze si discute sulla candidata dem Sara Funaro, senza primarie.