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Cronaca

Caso Ferragni | Procura Milano apre fascicolo

adn24 caso ferragni | procura milano apre fascicolo

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda legata alla vendita dei pandori ‘griffati’ da Chiara Ferragni, in seguito alla denuncia presentata dal Codacons e da Assourt. L’esposto ipotizza il reato di truffa e ha portato all’apertura di un modello 45, senza specifiche ipotesi di reato o indagati. Eventuali ulteriori accertamenti saranno affidati alla Guardia di Finanza.

Il Codacons ha inviato lo stesso esposto a 104 Procure d’Italia, aprendo la possibilità di un tema di competenza territoriale, con una potenziale radicazione in Piemonte, poiché l’azienda dolciaria Balocco ha sede a Fossano nel cuneese. L’associazione dei consumatori sostiene che i clienti che hanno acquistato il pandoro ‘solidale’ hanno diritto a chiedere il rimborso, considerando che l’acquisto è stato effettuato sulla base di informazioni ingannevoli legate alla destinazione dei proventi delle vendite.

Il Codacons afferma che Chiara Ferragni potrebbe essere chiamata a rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società per proteggere le azioni di rivalsa dei consumatori che hanno acquistato i pandori ‘griffati’. L’associazione ha mosso l’azione legale sulla base delle gravi affermazioni contenute nel provvedimento dell’Antitrust, che ha inflitto una multa milionaria a Ferragni. Il Codacons afferma che Ferragni ha pubblicizzato la donazione associata alle vendite del pandoro, pur sapendo che la donazione era stata effettuata dalla sola società Balocco mesi prima dell’inizio delle vendite. L’associazione cita anche una mail interna di un dipendente Balocco e sottolinea la questione economica del rincaro del prezzo del pandoro ‘griffato Ferragni’.

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