Vibo Valentia | Sistema bibliotecario introduce il cosiddetto “congedo mestruale”

Il Sistema bibliotecario vibonese, una biblioteca multimediale di informazioni generali sulla cultura contemporanea con sede a Vibo Valentia, ha introdotto una nuova politica chiamata “congedo mestruale” per le sue dipendenti.

Il presidente del Sistema, Fabio Signoretta, ha dichiarato che questo rappresenta il primo caso in Italia in cui un ente pubblico introduce una clausola contrattuale di questo genere, la quale entrerà in vigore a partire dal primo gennaio successivo. Secondo il comunicato ufficiale, il “congedo mestruale” non è considerato alla stregua di altre cause di impossibilità alla prestazione lavorativa, e l’indennità corrispondente alla lavoratrice non può essere valutata economicamente per fini retributivi o contributivi, né può essere associata all’indennità per malattia. Il congedo mestruale prevede un permesso con diritto a una retribuzione completa al 100%, corrispondente a un giorno lavorativo al mese, per un totale di dodici giorni all’anno, in aggiunta a quelli già previsti dal Contratto nazionale di lavoro. Il presidente Signoretta ha espresso la sua soddisfazione per l’implementazione di questa politica e ha sottolineato la necessità di considerarla come un diritto legalmente tutelato, al fine di garantire pari opportunità nella pratica. Ha inoltre annunciato che nel corso del 2024 si valuteranno ulteriori miglioramenti possibili e si concorderanno eventuali modifiche future in collaborazione con tutte le parti coinvolte nella realizzazione di questa innovazione. Il comunicato sottolinea che durante il periodo di “congedo mestruale”, la lavoratrice riceverà una retribuzione pari al 100% della sua paga giornaliera, proporzionata all’orario di lavoro svolto. L’unico obbligo per la dipendente è comunicare al datore di lavoro la volontà di usufruire di questo giorno di permesso retribuito mestruale prima dell’inizio della prestazione lavorativa.