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Cronaca

A Padova l’addio a Giulia Cecchettin | Il vescovo ai giovani: “Potete amare meglio e di più”

adn24 a padova laddio a giulia cecchettin | il vescovo ai giovani potete amare meglio e di più

Oggi si sono svolti i funerali di Giulia Cecchettin, la giovane studentessa di 22 anni tragicamente perduta per mano dell’ex fidanzato, Filippo Turetta. La cerimonia funebre si è tenuta nella basilica di Santa Giustina a Padova, con la partecipazione di circa 1.200 persone. Oltre 8.000 individui, fuori dalla chiesa, hanno seguito le esequie attraverso due maxischermi installati per l’occasione. Durante l’omelia, Mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, si è rivolto ai giovani esortandoli: “Potete amare meglio e di più”. Il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha condiviso un messaggio toccante prima della conclusione del rito, dichiarando: “La sua morte deve rappresentare un punto di svolta nella lotta contro la violenza sulle donne”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio alla memoria della studentessa affermando: “È fondamentale riaffermare il rispetto per la vita”.

Le parole commoventi del padre Gino durante i funerali a Padova hanno esposto il profondo dolore di un padre che ha perso la sua amata figlia Giulia. Nel suo toccante messaggio di addio, ha espresso il suo amore per Giulia e la speranza condivisa con la madre, Elena, e Davide. Nonostante la sua ammissione di non sapere pregare, ha sottolineato la forza della speranza e ha invocato che la pioggia di dolore che ha colpito le loro vite possa fecondare il terreno, portando a frutto amore, perdono e pace.

Gino Cecchettin ha anche affrontato il tema del femminicidio, evidenziando la cultura che svaluta la vita delle donne e le rende vittime di coloro che dovrebbero amarle. Ha sollevato domande difficili sulle cause di tali tragedie, chiedendosi come ciò sia potuto accadere a Giulia. Nel suo messaggio, ha sottolineato la responsabilità educativa che coinvolge tutti e ha lanciato un appello agli uomini affinché diventino agenti di cambiamento contro la violenza di genere.

Queste parole riflettono il profondo impatto di eventi così tragici sulla società e la necessità di un impegno collettivo per combattere la violenza e promuovere una cultura di rispetto e amore.

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Il feretro bianco di Giulia Cecchettin, adornato con rose dello stesso colore, ha lasciato la basilica di Santa Giustina di Padova alle ore 12.15. Accompagnato dai familiari, sacerdoti e autorità, il feretro presentava un fiocco rosso, simbolo contro la violenza di genere, appuntato sul cappotto. Mentre si dirigeva verso l’esterno, ha suscitato un applauso toccante da parte dei più di 8.000 presenti, che avevano affollato il sagrato e Prato dalla Valle per rendere l’ultimo omaggio a Giulia. Coloro che non hanno potuto entrare hanno seguito il funerale tramite due maxischermi.

L’atmosfera era carica di emozioni, con molte persone incapaci di trattenere le lacrime, specialmente dopo il discorso commovente del padre, Gino Cecchettin. I campanelli sono stati agitati e si sono levate urla per “fare rumore”, manifestando così il dolore e la solidarietà della folla nei confronti della tragica perdita di Giulia Cecchettin e la condanna contro la violenza di genere.

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