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Rende (CS) | Bambino di 8 anni lasciato solo in classe perché “iperattivo”: il ministro dell’Istruzione avvia verifiche.

adn24 rende cs | bambino di 8 anni lasciato solo in classe perché iperattivo il ministro dellistruzione avvia verifiche

Un bambino di otto anni è stato lasciato da solo in classe dai suoi compagni a causa del suo “iperattivismo” in una scuola elementare di Rende (Cosenza). Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha avviato delle verifiche sul caso, contattando il direttore dell’Ufficio scolastico per la Calabria, Antonella Iunti. Il ministro ha chiesto informazioni dettagliate sulla vicenda al fine di valutare possibili provvedimenti.

La protesta dei genitori degli altri alunni ha portato alla decisione di tenere i propri figli a casa, manifestando così il loro dissenso per l’inserimento in classe del bambino “iperattivo”. Il bambino, frequentante la terza elementare, era stato trasferito dalla madre in una sezione diversa da quella originaria. Tuttavia, questo cambiamento non è stato ben accolto dai genitori degli altri alunni, che hanno organizzato una protesta.

Il dirigente scolastico aveva autorizzato il cambio di classe iniziale a seguito di valide ragioni presentate dalla madre. Dopo la protesta, ha annunciato una procedura interna per indagare su eventuali coinvolgimenti del personale docente, senza escludere possibili provvedimenti disciplinari.

Nel frattempo, il bambino ha trascorso l’intera giornata da solo in classe. La madre, ha descritto la situazione come “umanamente offensiva”, sottolineando le notevoli abilità intellettuali del figlio. Ha affermato che il bambino è bilingue, parla inglese e italiano, affronta i calcoli con grande rapidità e suona tutti gli strumenti musicali senza conoscere le sette note. Nonostante questi talenti, è stato oggetto di derisioni nella classe precedente.

La decisione di spostare il bambino in un’altra sezione è stata presa a causa della richiesta degli insegnanti di affiancare un educatore di sostegno all’alunno e della richiesta di una certificazione di invalidità, requisito che il bambino non soddisfa. La madre ha espresso il suo disappunto riguardo alla coalizione degli adulti contro il figlio, sottolineando che la scuola è un diritto, e anche la serenità. Ha dichiarato che suo figlio continuerà a frequentare la scuola scelta, anche a costo di imparare che, purtroppo, contro l’ignoranza, nessuno può vincere.

Il ragazzo, lasciato solo in classe a causa di presunti problemi di salute tra i compagni, ha condiviso con la madre la sua esperienza, rivelando di aver preparato un disegno per il nuovo vicino di banco che gli darà non appena guarirà. Con innocenza, ha raccontato alla madre di aver notato che tutti i suoi compagni avevano la febbre oggi.

Dopo l’inizio della giornata in solitudine, un insegnante ha preso l’iniziativa di condurlo in un’altra classe, e il dirigente scolastico ha comunicato alla madre la situazione.

La questione è giunta all’attenzione del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Antonio Marziale, al quale la madre si è rivolta. Una segnalazione è stata inoltrata anche all’Ufficio scolastico provinciale e alla Procura del Tribunale dei minorenni di Catanzaro. Inoltre, è stata avanzata una richiesta di accesso ai verbali delle assemblee riguardanti le riunioni tra docenti e genitori della classe del bambino. Il Garante dell’infanzia ha immediatamente sollecitato la scuola a fornire chiarimenti in merito alla situazione.

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