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Accordo Italia-Albania, ecco cosa prevede.

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L’accordo tra Italia e Albania per la creazione di due centri destinati alla gestione dei migranti nel paese albanese è stato firmato con il rispetto degli impegni internazionali per la protezione dei diritti umani, in particolare quelli legati alla migrazione. Questo accordo è stato formalizzato attraverso un protocollo sottoscritto il lunedì scorso dai leader dei rispettivi governi, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano, e Edi Rama, Primo Ministro albanese. L’accordo è stato ufficialmente comunicato alla Commissione Europea.

Entrambi gli Stati ritengono essenziale rafforzare la cooperazione nel campo della gestione dei flussi migratori, tenendo conto della vicinanza geografica e degli interessi comuni. Inoltre, esprimono la certezza di intraprendere azioni concrete per prevenire i flussi migratori illegali e il traffico di esseri umani, garantendo simultaneamente la tutela dei diritti umani.

Il protocollo Italia-Albania ha una durata di 5 anni, con la possibilità di essere rinnovato per ulteriori 5 anni, a meno che una delle parti decida di non rinnovarlo entro 6 mesi dalla sua scadenza. Inoltre, l’Italia si impegna a restituire le aree destinate ai centri per i migranti al termine del protocollo.

Nei centri previsti dal protocollo, viene garantito il diritto di difesa, consentendo l’accesso alle strutture legali, avvocati, organizzazioni internazionali e agenzie dell’UE che forniscono consulenza e assistenza ai richiedenti protezione internazionale, nel rispetto delle leggi italiane, europee e albanesi. I migranti non possono rimanere nei centri oltre il periodo massimo di detenzione consentito dalla legge italiana. Alla fine delle procedure, le autorità italiane provvedono all’allontanamento dei migranti, con le spese a carico dell’Italia.

Il protocollo specifica che le strutture destinate alle “procedure di frontiera o di rimpatrio” dei migranti in territorio albanese saranno gestite dalle autorità competenti italiane, in conformità con le leggi italiane ed europee pertinenti. Eventuali controversie con i migranti accolti sono soggette esclusivamente alla giurisdizione italiana. Inoltre, tutte le spese legate alla costruzione e gestione delle strutture, al trasferimento dei migranti e alla fornitura di servizi sanitari saranno completamente a carico dell’Italia.

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