Decreto Fisco, l’adesione preventiva ad accertamenti dimezza le multe.

In arrivo il concordato preventivo biennale che consentirà ai contribuenti di stabilire in anticipo, per un periodo di due anni, accordi relativi ai propri redditi con l’Amministrazione fiscale. Questa innovazione è inclusa nella bozza del decreto legislativo di delega fiscale, che prevede l’obbligo di un dialogo costruttivo tra l’Amministrazione delle Entrate e il contribuente. Ad esempio, in caso di accertamenti e verbali, l’Agenzia delle Entrate dovrà impegnarsi in un dialogo con il contribuente. Quest’ultimo avrà la possibilità di aderire al concordato e avviare un dialogo anche subito dopo aver ricevuto il verbale. Nel caso di adesione, le sanzioni saranno ridotte del 50%. Nel caso di mancato pagamento delle somme dovute, l’Agenzia delle Entrate procederà con l’iscrizione a ruolo.

La proposta di adesione sarà messa a disposizione dei contribuenti dall’Agenzia delle Entrate entro aprile 2024 (anche se, a regime, la scadenza sarà il 15 marzo). I contribuenti potranno aderire entro luglio 2024 e, negli anni successivi, entro giugno.

La lotta all’evasione fiscale verrà intensificata attraverso l’utilizzo di intelligenza artificiale e una maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni. Il decreto legislativo che attua la delega fiscale prevede una revisione delle norme relative all’analisi del rischio, facendo esplicito riferimento all’utilizzo di intelligenza artificiale. Questo strumento sarà utilizzato per prevenire frodi fiscali nel rispetto delle norme sulla privacy. Le informazioni saranno condivise tra l’Agenzia delle Entrate e altre istituzioni tramite interconnessione con archivi e registri pubblici.

Le notifiche fiscali, incluse le contestazioni e le cartelle, potranno essere inviate al contribuente tramite il domicilio digitale, con la possibilità di un secondo invio in caso di insuccesso nella prima consegna. I termini di pagamento e le scadenze inizieranno a decorrere praticamente immediatamente dopo la notifica da parte del gestore della posta certificata o del domicilio digitale. Questa è una disposizione prevista nella bozza dello schema di decreto legislativo che attua una parte della delega fiscale in materia di controlli e accertamenti.