Caivano (NA) | Infiltrazioni dei clan di camorra nel Comune: 18 arresti

In un’operazione volta a contrastare l’infiltrazione della Camorra nelle attività di governo e nell’amministrazione del comune di Caivano, diciotto persone sono state arrestate dai carabinieri. Il comune di Caivano era stato sciolto per mafia dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre scorso, in particolare per le infiltrazioni criminali nella gestione degli appalti per i lavori pubblici.

L’organizzazione criminale aveva la capacità di ottenere da pubblici amministratori informazioni riservate riguardo all’aggiudicazione degli appalti pubblici.

Nove delle persone arrestate erano state fermate il 10 ottobre scorso con misure precautelari, che ora sono state sostituite con misure cautelari. Le altre nove persone coinvolte nell’inchiesta sono composte da sei imprenditori edili locali, sottoposti agli arresti domiciliari, e da altri esponenti della criminalità organizzata locale. Le accuse vanno dalla partecipazione a un’associazione di tipo mafioso alle estorsioni aggravate dal metodo mafioso e ai reati contro la Pubblica Amministrazione. Secondo le indagini, in più occasioni, i pubblici dipendenti fungevano da intermediari tra gli imprenditori e i membri della Camorra per il pagamento delle estorsioni o per il ritiro del denaro. Gli stessi imprenditori, sebbene vittime di richieste estorsive, riuscivano a ottenere gli appalti attraverso pratiche corrotte con amministratori e dirigenti comunali compiacenti.

Tra gli altri nove indagati figura Angelino Antonio, considerato il capo del gruppo criminale di tipo camorristico operante a Caivano.