La Polizia di Stato, sotto la supervisione della Procura di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del famoso rapper milanese Shiva, 24 anni. Egli è accusato di tentato omicidio, porto illegale di un’arma da fuoco ed esplosioni pericolose.Questa indagine ha avuto origine a seguito di uno sparo avvenuto in via Cusago, a Settimo Milanese (Milano), la sera dell’11 luglio, durante il quale due giovani milanesi sono rimasti feriti da colpi d’arma da fuoco alle gambe.
L’incidente ebbe luogo di fronte agli uffici della casa discografica di Shiva. In quella serata, gli agenti della Polizia di Stato trovarono soltanto uno dei feriti, il quale rifiutò il ricovero in ospedale poiché aveva riportato solo una lieve abrasione alla gamba e non desiderava rilasciare dichiarazioni. Poco dopo, un secondo giovane si presentò al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vimercate, nella provincia di Monza e Brianza, con una ferita da arma da fuoco a una gamba, sostenendo di essere stato colpito da cinque individui sconosciuti.Grazie alle indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile, che includevano attività tecniche, l’analisi di numerosi filmati e la raccolta di testimonianze, è emerso che l’incidente era legato a conflitti tra giovani del mondo rap/trap milanese. Il tentato omicidio si era verificato nel culmine di un presunto tentativo di aggressione da parte dei due giovani feriti nei confronti di Shiva e dei suoi amici.
Le autorità hanno eseguito perquisizioni, con il supporto delle Squadre Mobili di Brescia e Monza Brianza, nei confronti di altri giovani coinvolti nell’incidente, alcuni dei quali sono stati oggetto di indagine, nonché nella sede discografica del trapper.