Un individuo di 24 anni, di origine pakistana, il quale aveva precedentemente ricevuto un ordine di espulsione dopo aver scontato una pena detentiva presso il carcere di Corigliano Rossano, è stato trattenuto in territorio italiano e trasferito in un Centro di permanenza per i rimpatri. Questa decisione è stata presa a causa delle preoccupazioni riguardo alla sua pericolosità sociale, in relazione ai suoi precedenti penali legati all’istigazione o apologia di atti criminali associati al terrorismo e crimini contro l’umanità.
Il provvedimento di trattenimento del cittadino pakistano è stato emesso dal questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro. Il giovane era giunto in Italia nel 2017 ed era stato precedentemente in Francia in diverse occasioni.
Secondo quanto dichiarato dalla Questura di Cosenza in una nota stampa, il giovane pakistano è stato rilasciato dalla detenzione in regime di alta sicurezza nella giornata in oggetto. Il provvedimento attuale è stato tempestivamente eseguito grazie al diligente lavoro del personale dell’Ufficio Immigrazione e della Divisione Investigazioni Generali Operazioni Speciali della Questura di Cosenza. L’ordine di espulsione nei confronti del cittadino straniero era stato emesso a causa dei suoi precedenti penali legati all’istigazione o apologia di atti criminali collegati al terrorismo e crimini contro l’umanità, per i quali era stato condannato. Inoltre, sono stati considerati i comportamenti e le associazioni dell’individuo, dai quali emergeva la sua pericolosità sociale.
L’accompagnamento nel Centro di permanenza per i rimpatri riveste un’importanza particolare, tenendo conto del contesto storico attuale, che richiede la massima attenzione verso individui ritenuti una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica.
