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Cronaca

Napoli | In cella registrava video su Tik Tok, condannato a 13 mesi

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Nel pomeriggio di ieri, un individuo è stato sorpreso dalla Polizia Penitenziaria mentre stava condividendo un video su TikTok all’interno della sua cella, utilizzando un telefono cellulare che deteneva illegalmente. Questo comportamento ha portato all’arresto in flagranza di reato, e oggi è stato condannato a 13 mesi di reclusione attraverso un procedimento abbreviato. La notizia è stata resa nota dal sindacato di Polizia Penitenziaria Sinappe, che ha evidenziato il preoccupante fenomeno dell’uso di cellulari nelle carceri.

Il segretario generale aggiunto del sindacato, Luigi Vargas, insieme al segretario regionale Pasquale Gallo, hanno dichiarato che nonostante questo comportamento sia un reato perseguibile penalmente, i detenuti sembrano ignorare le conseguenze giuridiche, mantenendo contatti rischiosi con il mondo esterno. Hanno sottolineato la necessità di affrontare questo problema diffuso applicando sanzioni severe. L’uso di smartphone all’interno delle carceri non solo minaccia la sicurezza delle istituzioni penitenziarie, ma potrebbe anche agevolare tentativi di evasione e attività illegali, permettendo alle organizzazioni criminali di operare dal carcere. Pertanto, sono richieste sanzioni efficaci sia dal punto di vista penale che disciplinare.

Vargas e Gallo hanno suggerito che sia necessario investire nella prevenzione attraverso l’implementazione di tecnologie in grado di bloccare l’accesso a Internet, rendendo così inefficaci gli smartphone introdotti illegalmente. Hanno elogiato la Polizia Penitenziaria di Secondigliano per le sue capacità professionali ed operative dimostrate in questa occasione.

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