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Calabria

Gioiosa Ionica (RC) | Agguato al pizzaiolo, era rubata l’auto usata

adn24 gioiosa ionica rc | agguato al pizzaiolo era rubata lauto usata

Un episodio di violenza inaudita ha scosso la tranquilla comunità di Gioiosa Jonica, dove un giovane pizzaiolo è stato vittima di un brutale attacco premeditato. I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando I.Z., 32 anni, è stato aggredito in maniera feroce mentre rientrava a casa dal lavoro. Gli assalitori, che conoscevano nei minimi dettagli le abitudini della vittima, lo hanno colpito ripetutamente con calci, pugni e un tubo di ferro, provocandogli ferite gravissime. L’aggressione, culminata con una mutilazione della lingua, sembra essere stata pianificata con precisione.

Le indagini dei carabinieri, guidate dal capitano Nicola Perri, hanno rivelato dettagli inquietanti. I responsabili, che hanno agito con il volto coperto da passamontagna, si sono serviti di una Fiat 500 modello X, risultata rubata. Inoltre, le targhe dell’auto erano state trafugate da un altro veicolo e utilizzate per coprire le tracce dell’agguato. L’attacco è avvenuto nella contrada Condercuri, alla periferia di Gioiosa Jonica, lungo un percorso che il giovane pizzaiolo percorreva abitualmente.

Grazie alla visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza situati lungo la Strada Provinciale 5, le forze dell’ordine sono riuscite a raccogliere elementi importanti per l’indagine. Tuttavia, la comunità rimane sconvolta dalla brutalità di questo atto e dall’efferatezza con cui è stato condotto.

Nonostante le cure ricevute e un delicato intervento chirurgico, le condizioni del giovane restano critiche. Ricoverato presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, il pizzaiolo sta lentamente migliorando, anche se le gravi lesioni subite, in particolare i traumi alla testa, rendono il suo stato di salute ancora molto delicato.

Questo episodio ha messo in luce una realtà fatta di violenza e criminalità che preoccupa non solo Gioiosa Jonica, ma tutta la regione. Le indagini continuano, con l’obiettivo di identificare e assicurare alla giustizia i responsabili di questo crimine così efferato. Nel frattempo, la comunità si stringe attorno alla vittima e alla sua famiglia, sperando in una sua completa guarigione.

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