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Campania

Secondigliano (NA) | Detenuto ferisce infermiera e agenti di polizia

adn24 secondigliano na | detenuto ferisce infermiera e agenti di polizia

La giornata di ieri è stata caratterizzata da altissima tensione nel centro penitenziario di Secondigliano a Napoli, dove si è verificata un’ennesima grave aggressione ai danni di poliziotti penitenziari e personale sanitario in servizio.

A darne notizia è Raffaele Munno, vice segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“È stata un’altra giornata di follia nelle carceri campane”, spiega Munno. “Ieri sera, un detenuto di origine magrebina, collocato nella sezione isolamento per motivi disciplinari, si è autolesionato provocando tagli. Gli agenti di polizia penitenziaria hanno prontamente allertato gli operatori sanitari per fornire le cure necessarie. Tuttavia, il detenuto ha inizialmente rifiutato le cure e ha tentato di aggredire un’infermiera sputandole in faccia. Dopo una mediazione da parte degli agenti per calmare la situazione, durante il trasferimento verso l’ufficio dell’infermeria, il detenuto ha aggredito il personale di polizia in servizio. Un’infermiera e sette agenti penitenziari sono stati trasportati d’urgenza all’Ospedale del Mare. Uno degli agenti ha riportato traumi contusivi e un’escoriazione al braccio sinistro. Gli altri agenti coinvolti sono stati mandati precauzionalmente al pronto soccorso per esposizione a rischio biologico a causa del contatto con il sangue del detenuto durante i suoi atti autolesionisti”.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, commenta: “Da tempo, come Sappe, denunciamo la situazione nelle carceri. Dal 2023 si sono registrati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza. Nei primi cinque mesi del 2024, le aggressioni sono state 708 e gli atti di violenza e resistenza hanno raggiunto quota 3.362. È inaccettabile la mancanza di provvedimenti risolutivi da parte delle autorità regionali e nazionali. Il personale è allo stremo e ha perso ogni serenità lavorativa. L’Amministrazione penitenziaria deve affrontare il problema e adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del personale di Secondigliano durante il turno di lavoro”.

Per il leader nazionale del Sappe, “servono regole ferree per ripristinare l’ordine e la sicurezza nelle carceri, con una tolleranza zero verso i detenuti violenti che pensano di poter delinquere impunemente anche dietro le sbarre. È necessaria una forte e chiara presenza dello Stato che non tolleri questa diffusa impunità e che adotti provvedimenti urgenti ed efficaci”, conclude Capece.

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